I pazienti con frequenti, gravi eventi di neurite ottica hanno una maggiore probabilità di sviluppare una malattia demielinizzante
La neurite ottica può manifestarsi come evento isolato o può preannunciare sclerosi multipla o neuromielite ottica.
Uno studio, compiuto presso la Mayo Clinic di Rochester, ha avuto come obiettivo quello di definire il decorso clinico e la prognosi dei pazienti affetti da neurite ottica ricorrente.
Sono stati identificati 1274 pazienti con neurite ottica tra il 1994 ed il 2000 e sono stati selezionati 72 ( 5.7% ) con neurite ottica ricorrente senza sintomi di una condizione demielinizzante disseminata.
La percentuale di conversione a neuromielite ottica a 5 anni è stata del 12.5% e a sclerosi multipla del 14.4%.
Due pazienti tra 5, che avevano 2 o più lesioni, con un quadro di sclerosi multipla all’RMI ( risonanza magnetica per immagini, sono evoluti a sclerosi multipla e nessuno a neuromielite ottica, mentre tra 11 pazienti privi di queste lesioni, nessuno è evoluto a sclerosi multipla e 2 sono evoluti a neuromielite ottica ( p = 0.16 ).
La conversione verso la sclerosi multipla è avvenuta in 7 di 36 individui ( 19.4% ) trattati per il loro primo episodio di neurite ottica con corticosteroidi contro 4 di 9 soggetti ( 44.4% ) non trattati ( p = 0.19 ).
Non è stata riscontrata alcuna differenza nella percentuale di conversione verso la sclerosi multipla tra i soggetti trattati con steroidi per via endovenosa ( 16.7% ) e quelli trattati con steroidi per os ( 3 25.0% ) ( p = 0.33 ).
La conversione a neuromielite ottica è avvenuta prima che non la conversione a sclerosi multipla ( mediamente, 2.3 versus 5.3 anni, rispettivamente; p = 0.01 ).
La conversione a neuromielite ottica è stata riscontrata più frequentemente tra le donne che non tra gli uomini ( rapporto femmina/maschio per la conversione a neuromielite ottica = 7:1; per la conversione a sclerosi multipla = 2:1; nessuna conversione 2:1; p = 0.56 ), come quelli con una frequenza annuale più alta di episodi di neurite ottica ( mediamente, conversione a neuromielite ottica = 2.0, conversione a sclerosi multipla = 1.0, nessuna conversione = 0.6; p = 0.04 ).
Il numero di eventi di neurite ottica nei primi 2 anni successivi al primo episodio è risultato maggiore nel gruppo con neuromielite ottica ( mediamente, conversione a neuromielite ottica = 2.4, conversione a sclerosi multipla = 1.9, nessuna conversione = 1.7; p = 0.04 ).
Il danno visivo è stato maggiore nel gruppo dei pazienti affetti da neuromielite ottica ( p = 0.02 ).
I risultati di questo studio hanno mostrato che i pazienti con una rapida successione di gravi eventi di neurite ottica hanno una maggiore probabilità di sviluppare una malattia demielinizzante generalizzata.
Inoltre, i pazienti affetti da neuromielite ottica hanno una prognosi meno favorevole riguardo alla vista.( Xagena2004 )
Pirko I et al, Arch Neurol 2004; 61: 1401-1405
Neuro2004
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